Con l'avvicinarsi dell'inverno, la stagione del tartufo, partiamo alla scoperta del Tuber melanosporum nel cuore del Périgord. Il nostro compagno di viaggio? Una PEUGEOT 408, un'elegante viaggiatrice che si presta perfettamente ai viaggi su strada.

Regione storica della Francia, il Périgord vanta un ricco patrimonio culturale, archeologico e naturale. Uno dei fiori all'occhiello della regione è la sua gastronomia, con protagonista il tartufo nero. Questo fungo famoso in tutto il mondo si chiama in realtà Tuber melanosporum. In un'epoca in cui la tecnologia e i dati ci permettono di produrre sempre di più, esistono ancora molti misteri sulla coltivazione del tartufo, l'elusivo e raro oro nero considerato un prodotto di lusso. Per svelare i segreti di questa eccezionale prelibatezza, ci dirigiamo al Domaine truffier du Grand Merlhiot, dove Olivier Leserne, il suo amministratore, ci aspetta per una visita privata!

Per arrivarci, abbiamo dovuto percorrere i 500 km che separano Parigi da questo remoto angolo del Périgord. Abbiamo scelto PEUGEOT 408 per accompagnarci in questo viaggio su strada. Comodamente seduti in questo modello "Gris Titane", con i suoi riflessi scuri che ricordano il nero intenso di un tartufo, i chilometri di autostrada sono trascorsi in un apprezzabile silenzio senatoriale. Accoccolati sui comodi sedili in pelle Nappa Blu Naboo, ci si sente come in un bozzolo. Le cuciture a contrasto color adamite sono un vero e proprio richiamo visivo, che sottolinea la qualità eccezionale delle finiture della 408. L'ergonomia del PEUGEOT i-Cockpit, che in questo caso presenta un effetto 3D, è ideale: tutti i comandi cadono naturalmente a portata di mano e gli i-Toggles consentono di controllare le funzioni preferite con la semplice pressione di un tasto, comprese le applicazioni preferite grazie al Mirror Link. Tutte le parti sensibili al tocco sono altamente reattive per un funzionamento semplice ed efficiente.

Appena usciti dall'autostrada dopo Limoges, si stendono davanti a noi le strade regionali del Périgord, più precisamente il Parc naturel régional Périgord-Limousin. I lunghi rettilinei d'asfalto sono immersi in una fitta vegetazione a perdita d'occhio. Come in autostrada, 408 si trova a suo agio sulla rete secondaria. Il motore ibrido plug-in da 180 CV offre un ottimo compromesso tra prestazioni ed efficienza dei consumi. Grazie alla modalità Break del cambio e-EAT8, la frenata rigenerativa consente di immagazzinare energia nella batteria da 12,4 kWh, per poi ripristinarla quando l'auto accelera di nuovo - rinvigorendo, se necessario! Poiché il nostro viaggio comprendeva un ampio tratto di autostrada, abbiamo utilizzato la funzione e-save per risparmiare l'autonomia elettrica da utilizzare nel tratto finale, che consisteva in strade regionali e attraversamenti di villaggi tipici del Périgord. Una volta che la batteria è quasi scarica, 408 continua a funzionare in modo efficiente, in quanto è simile a un sistema ibrido semplice (MHEV). Quindi si beneficia spesso dell'elettrificazione durante le fasi di guida dolce. È proprio senza rumore che arriviamo al Domaine truffier du Grand Merlhiot.

All'ingresso della tenuta, in mezzo al bosco, si sente il manifestarsi della fauna selvatica. Olivier, amministratore della tenuta e appassionato di natura con un background nel settore forestale, ci accoglie sotto un sole radioso. Dopo pochi metri, ci troviamo faccia a faccia con il grande edificio. Risalente al 1750, è stato completamente ristrutturato nel 2017. Il risultato è uno stile che fonde perfettamente l'autenticità di un tempo con la modernità di oggi. Completamente ricaricata sul sito dedicato ai veicoli elettrificati, la 408, con le sue sublimi linee Fastback, è perfettamente integrata in questo ambiente eccezionale. Avendo sfruttato i 63 km di autonomia 100% elettrica offerti dal nostro modello, siamo arrivati con la batteria scarica. L'uso razionale del sistema ibrido ci ha permesso di percorrere più di 500 km senza dover fare rifornimento o ricaricare. 

Appassionato della sua professione, Olivier è pronto a condividere la sua conoscenza del famoso fungo nero e i segreti della sua coltivazione. I tartufi nascono in aprile, a partire dalla superficie fino a 25 cm di profondità, e si sviluppano fino a settembre. Poi arriva la fase di maturazione, che dura fino a metà dicembre, quando inizia la raccolta che prosegue fino a metà febbraio. Per arrivare a questo punto è necessaria una certa pazienza, poiché un albero produce solo otto anni dopo l'impianto. Coccolate come dei re, le querce da tartufo della tenuta hanno iniziato a produrre già quattro anni fa. Oltre al minuzioso lavoro manuale, anche il terreno gioca un ruolo fondamentale: deve avere un pH ben preciso, la sua costituzione deve essere rocciosa in modo che le radici non affondino in profondità, e l'igrometria né assente né abbondante. Olivier ama dire che lui fa il 50% del lavoro, l'altra metà appartiene alla natura, che decide se dare o meno. Per questo motivo non può prevedere con precisione la quantità di produzione che la tenuta potrà dare. Questo è il bello del suo lavoro. Alla fine, l'ambizione è di avere 50 ettari di querce da tartufo, tutti interamente biologici. Poiché la tenuta è già la più grande area tartufigena del Périgord, con pochi ettari al momento, immaginate cosa ci aspetta!

Le tre camere dell'edificio offrono un'esperienza indimenticabile con il tartufo. Durante la stagione invernale, Olivier vi accompagna in una spedizione di raccolta dei tartufi. Per fare questo, lavora con i cani Lagotto. Molto intelligenti, con tartufi molto piccanti, amano scovare i funghi per compiacere il loro padrone e, soprattutto, ricevere una ricompensa gourmet. Fin dalla nascita, sono esposti al gusto dei funghi neri attraverso le tettarelle della madre, che vengono spennellate con questo aroma molto speciale. Entro il secondo mese, i cuccioli sono in grado di trovare i tartufi. Non appena Olivier indossa il suo vestito da picker, il cane sa che sta andando al lavoro. È come una modalità ON/OFF nel suo cervello! Dopo un'ora intensa, è ora che il cane si riposi. Una volta che il prezioso tartugo è nel sacchetto, viene delicatamente pulito e meticolosamente classificato. La sera, la moglie di Olivier, Karine, prepara una cena a base di tartufo per gli ospiti. Abbiamo l'acquolina in bocca per l'attesa, ma per ora è il momento di rimetterci in viaggio con la nostra 408 e goderci il piacere di guida come abbiamo fatto all'andata. Non vediamo l'ora che riparta la stagione invernale!

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