Una chiacchierata con Alain Favey, Managing Director of PEUGEOT

Ottobre, 2025

3 minuti di lettura

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PEUGEOT Magazine ha incontrato Alain Favey, CEO di PEUGEOT da febbraio 2025 e artefice della strategia del Leone. Dietro il lancio della nuova E-208 GTi, racconta la visione del brand per gli anni a venire: eleganza, emozioni e qualità impeccabile. Un leader che guarda già al 2030 e al contributo che PEUGEOT dovrà dare a una mobilità più sostenibile.

Nato a febbraio 1967 a L’Isle-Adam, nella periferia nord di Parigi, Alain Favey è cresciuto “in una famiglia borghese, con un padre che ha iniziato la carriera come operaio alla fabbrica di Poissy prima di diventare manager alla Ford”. Le automobili hanno sempre fatto parte della sua quotidianità: “Ricordo ancora il lancio della Fiesta come se fosse ieri”, racconta con un sorriso.

Dopo aver iniziato la carriera come responsabile del pricing prodotto in Citroën nel 1991, Alain Favey è diventato nel 1997 uno dei più giovani manager di filiale del gruppo in Danimarca. “All’epoca era del tutto inedito mandare un trentenne con pochissima esperienza a dirigere un intero mercato”, ricorda. Una sfida affrontata con panache: il suo discorso di insediamento in danese, imparato foneticamente a memoria, gli valse una standing ovation. Seguirono molti anni nel gruppo Volkswagen, dove ha guidato, tra gli altri, i marchi Škoda e Bentley. “È un ruolo che richiede molto rigore, attenzione e soprattutto amore per il marchio.”

A febbraio 2025 ha preso le redini di Peugeot con un obiettivo preciso: far crescere il brand e rafforzarne la posizione nel mercato automobilistico europeo. “Oggi Peugeot vende circa 1,1 milioni di auto nel mondo. Il nostro obiettivo è arrivare a 1,5 milioni entro il 2030.” In Europa, l’intento è aumentare la quota di mercato dal 5,7% al 7%, accelerando al contempo lo sviluppo internazionale in Sud America, Medio Oriente e Asia.

“Per avere successo, mi concentro sul DNA di Peugeot: panache, piacere di guida e qualità. Peugeot è un brand francese, con la solidità della regione di Montbéliard e quel tocco di carisma che la rende unica. È un marchio che deve garantire emozioni al volante e offrire una qualità impeccabile.”

È stato lui, all’arrivo, a rilanciare il progetto E-208 GTi: “La nuova E-208 GTi non è solo un'auto. È un messaggio: dimostrare che l’elettrico può emozionare e appassionare.”

Una direzione che richiede al contempo standard elevati e spirito imprenditoriale. Alain Favey definisce il suo stile manageriale come “partecipativo”: “Il mio ruolo è tracciare le principali direzioni strategiche, ma concedo grande libertà ai Paesi e ai team.” Con una priorità assoluta: “Mostrare ai nostri clienti che siamo vicini a loro, pronti a risolvere i problemi quando si presentano.”

La giornata di Alain Favey si divide tra la sede di Poissy, dove supervisiona le performance aziendali e dei singoli Paesi, e il centro stile di Vélizy, dove collabora con design e ingegneria sui modelli futuri. “Il mio lavoro di responsabile del brand è concentrato sul periodo 2028-2030: il mio lavoro è definire cosa sarà PEUGEOT tra cinque anni.”

Nonostante il ritmo intenso, Alain Favey rimane fedele ad alcune radici: famiglia, natura e montagne. “Amo camminare, trascorrere del tempo in Francia o in Austria, dove ho la famiglia.”

Proprio parlando della famiglia, Alain Favey chiude l’intervista esprimendo la sua missione: preparare il futuro di Peugeot e accompagnare la transizione verso una mobilità a basse emissioni. “Abbiamo un ruolo nel garantire che la felicità di oggi sia sostenibile e benefici le generazioni future.”